Il degrado abusivo e il "degrado legale" del territorio: gli ecomostri
DOI:
https://doi.org/10.6092/issn.2036-5195/1883Parole chiave:
space, illegal blight, legal blight, ecomostroAbstract
Il fenomeno di una urbanizzazione senza criteri né misure, collegata a ragioni turistiche, molto spesso opportunistiche, è affrontato dalla giurisprudenza nella sua azione di controllo del territorio: ne sono un caso esemplare gli “ecomostri”, ormai comunemente e tristemente sono conosciuti dalla società civile. Queste costruzioni di grande impatto territoriale, ambientale e paesaggistico, in alcuni casi sono legittimati da interventi normativi non bene soppesati e in altri avvengono in maniera c.d. abusiva, con l’unica conseguenza, in entrambe le ipotesi, di deturpare l’ambiente circostante sotto molteplici profili, non ultimo quello incidente su località turistiche. Il contributo si pone l’obiettivo di contribuire ad una politica turistica attenta al profilo ambientale: occorre individuare una maggiore cogenza e conoscenza normativa a favore di una pianificazione urbanistica e politica del paesaggio, in grado di sostenere il recupero, la riqualificazione e valorizzazione delle bellezze naturali presenti sul territorio. Solo il coinvolgimento e la necessaria collaborazione di tutti i soggetti del territorio per una programmazione orientata a realizzare uno «sviluppo capace di rispondere ai bisogni delle generazioni attuali, senza compromettere la capacità delle generazioni future di rispondere ai propri». __________________________________________________________Downloads
Pubblicato
2010-06-29
Come citare
Cicchetti, A. (2010). Il degrado abusivo e il "degrado legale" del territorio: gli ecomostri. Almatourism - Journal of Tourism, Culture and Territorial Development, 1(1), 16–25. https://doi.org/10.6092/issn.2036-5195/1883
Fascicolo
Sezione
Saggi
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